Negli ultimi anni, il mercato del lavoro globale ha visto cambiamenti dinamici di grande significato. Le questioni spaziano dall’importanza crescente delle soft skills rispetto alle hard knowledge, alla possibilità di lavoro ibrido o completamente remoto causata dalla pandemia di COVID-19, fino all’aumento dell’attenzione nel mantenere un equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. In termini di quest’ultima tendenza, le discussioni su una giornata lavorativa di 6 ore o una settimana lavorativa di 4 giorni hanno guadagnato un riconoscimento sostanziale. Cosa ha spinto tali considerazioni e quali sono i pro e i contro di entrambi i modelli? Continua a leggere per scoprirlo!
Da tempo i dipendenti esprimono preoccupazione riguardo alle ore di lavoro eccessive, principalmente a causa delle restrizioni che affrontano nel cercare di gestire il tempo libero (famiglia, hobby, svago, sviluppo personale, ecc.). Dall’altra parte della barricata, tuttavia, alcuni datori di lavoro combinano meno ore di lavoro obbligatorie con meno doveri soddisfatti, il che a lungo termine significa risultati peggiori per l’azienda che gestiscono.
Tuttavia, molte entità stanno notando che i dipendenti non sono completamente efficienti e produttivi durante le loro ore di lavoro. Ridurre il lavoro a una giornata lavorativa di 6 ore o a una settimana lavorativa di 4 giorni – come indicato dai ricercatori che conducono studi pilota – ha un effetto mobilitante, poiché richiede al dipendente di svolgere gli stessi doveri per lo stesso stipendio, ma in meno ore. Contrariamente alle critiche, ridurre le ore di lavoro aumenta la produttività come indicato, ad esempio, dai dati condivisi dal marchio globale Microsoft (fino al 40% in più). Inoltre, alcune aziende stanno vedendo meno vacanze e malattie grazie alla capacità dei lavoratori di allocare il tempo risparmiato al riposo.
È certo che sotto molti aspetti ridurre le ore di lavoro avvantaggia sia il dipendente che il datore di lavoro. Certo, non è così in ogni caso (tutto dipende dalle specifiche dell’azienda, dal settore in cui opera o dalla cultura organizzativa), ma la tendenza sta crescendo ed è presa in considerazione da sempre più aziende. Tuttavia, c’è un dilemma – come decidere tra ridurre il lavoro a una giornata lavorativa di 6 ore o a una settimana lavorativa di 4 giorni? Nel prendere una decisione, si dovrebbe certamente guardare ai pro e ai contro di ciascuna soluzione, che delineeremo di seguito.
Pro:
Contro:
Pro:
Contro:
Fatturare per risultati, non per tempo di lavoro – questo non è un canto del futuro, ma una tendenza che attualmente sta guadagnando importanza e non dovrebbe essere ignorata da un’azienda che si concentra sull’ottenere i migliori risultati possibili, ma allo stesso tempo si preoccupa del benessere fisico e mentale dei dipendenti. La decisione di introdurre una settimana di 4 giorni o una giornata lavorativa di 6 ore dovrebbe derivare principalmente dalle esigenze dei dipendenti, dalla cultura organizzativa dell’azienda o dalle specifiche del lavoro e del settore. Tuttavia, è anche cruciale riconoscere i punti di forza e di debolezza di entrambe le soluzioni sopra menzionate.
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Manager delle risorse umane con un'eccellente capacità di creare un'atmosfera positiva e di costruire un ambiente prezioso per i dipendenti. Ama vedere il potenziale delle persone talentuose e mobilitarle per svilupparsi.
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