Che cos’è il tasso di rimbalzo – 7 modi per migliorare

Oggigiorno, la concorrenza attuale rende l’analisi web uno strumento indispensabile per i proprietari di aziende. Una delle sue funzionalità utili è il tasso di rimbalzo. Oggi, vorremmo introdurre l’argomento e fornire alcuni suggerimenti su come trarne vantaggio per aiutarti a far crescere la tua impresa.

Tasso di rimbalzo – indice dei contenuti:

1. Definizione
2. Come migliorare il tasso di rimbalzo?
3. Qual è la differenza tra tasso di rimbalzo e tasso di uscita?

Definizione

Il tasso di rimbalzo ti dice quale percentuale di utenti ha visitato un sito e poi lo ha abbandonato, cioè è uscito senza compiere ulteriori azioni. Il tasso è calcolato dividendo il numero di sessioni con abbandono per il numero totale di sessioni.

La dichiarazione che più alto è il tasso di rimbalzo, peggiore è il sito web non è del tutto vera. Tutto dipende dalla natura del sito, dal suo design, dal settore o persino dalle aspettative del pubblico. Ad esempio, i blog o i siti di notizie possono avere tassi più elevati. Tuttavia, ciò non significa che il server non fosse interessante per loro. Potrebbe essere che nella prima pagina abbiano trovato la risposta alla domanda che stavano cercando.

Come migliorare il tasso di rimbalzo?

I fattori che aumentano il tasso di rimbalzo sono:

• caricamento lento della pagina,
• troppi pop-up,
• non rispettare i principi di UX,
• offrire contenuti di scarsa qualità,
• mancanza di reattività,
• pagine bianche visibili,
• errori tecnici,
• Google Analytics configurato male.

Se un alto tasso di rimbalzo è dannoso per la tua attività, puoi seguire i suggerimenti qui sotto:

1. Studia le informazioni su quali pagine gli utenti abbandonano più spesso.
2. Combina i dati sul tasso di rimbalzo con informazioni sul tempo che un utente trascorre sulla pagina. Se, ad esempio, il tempo trascorso su un blog è molto breve, potrebbe significare che il contenuto non è coinvolgente per il destinatario.
3. Controlla altri report disponibili in Google Analytics, ad esempio per trovare informazioni sul tasso di rimbalzo su hardware particolare.
4. Ottimizza il tuo sito web per dispositivi mobili.
5. Molti benefici possono derivare da test A/B, cioè mostrare a metà degli utenti un sito web diverso rispetto al resto di loro. In questo modo puoi scoprire quale versione del sito è più attraente e trattiene i destinatari più a lungo.
6. Includi CTA che incoraggeranno gli utenti a compiere un’azione specifica.
7. Assicurati che il meta titolo e la meta descrizione descrivano bene cosa l’utente è probabile che trovi quando entra nel sito.

Qual è la differenza tra tasso di rimbalzo e tasso di uscita?

Il tasso di uscita ti dice quale percentuale di tutte le visualizzazioni di pagina su un sito sono le ultime visualizzazioni di pagina in una sessione. Tuttavia, il tasso di rimbalzo si concentra sulla percentuale di pagine che sono state le uniche pagine visitate dagli utenti.

Ricorda di considerare il tasso di rimbalzo quando analizzi un sito web. Con risultati correttamente interpretati, un’azienda può migliorare le conversioni all’interno del proprio sito.

Leggi: Come aumentare la conversione nel tuo e-store

Se ti piace il nostro contenuto, unisciti alla nostra comunità di api laboriose su Facebook e Twitter.